Silvia Cuppini e Stefano Tonti inaugureranno la mostra: "FUTURDEPERO - UN ASPETTO DEL SECONDO FUTURISMO".
In occasione dell’anniversario del centenario della pubblicazione del manifesto della pittura futurista avvenuta dalla ribalta del Politeama Chiarella di Torino, il CART – Centro per la Documentazione dell’Arte Contemporanea di Falconara M. (AN), nel contesto delle proprie manifestazioni espositive per il 2010 , ha inteso programmare una mostra dedicata a Fortunato Depero dal titolo “FUTURDEPERO – UN ASPETTO DEL SECONDO FUTURISMO”.
In ordine a questa più generale prerogativa pedagogica del Centro, il giorno dell’inaugurazione, è inserita la presentazione del libro Il paradosso del Collalto, (immagini di Concetto Pozzati) di Marco Dallari, noto pedagogista e autore di saggi sull’argomento, che nel passato ha anche trattato la lettura didattica dell’opera "I Giocolieri" di Fortunato Depero.
La mostra FUTURDEPERO è corredata dal Video Riapertura di "Casa d'Arte Futurista Depero" (MartRovereto, 14 gennaio 2009) con interviste a Gabriella Belli, direttore del Mart, e all'architetto Renato Rizzi, che ha firmato il progetto di restauro.
In particolare si vuole porre l’attenzione del pubblico, attraverso la presentazione di una selezione dell’opera di Depero, sulla figura di un artista che, tra gli altri futuristi ha forse interpretato, per certi aspetti, con una particolarità personalissima le indicazioni del movimento stesso e che è l’autore di icone visive che, con la conversione nella grafica pubblicitaria, sono diventate patrimonio della memoria visiva del ‘900.
Classificato nel secondo futurismo da Enrico Crispolti negli anni Cinquanta, in questa mostra, Fortunato Depero viene presentato attraverso una scelta di opere provenienti dal Mart di Rovereto (Casa d’Arte Futurista Depero) datate nel ventennio tra la metà degli anni Trenta e la metà degli anni Cinquanta, e alcune altre significative opere a corredo che, riguardando anni diversi testimoniando in pillole alcuni tratti distintivi dell’artista rispetto ai temi, al genere ed alla tecnica usata.
A questo proposito la scelta delle opere di Depero, contribuiscono a sollecitare uno stimolo per l’interesse sulla raccolta presente nella rinnovata Casa Depero a Rovereto.
Questo, secondo il prof. Stefano Tonti (responsabile scientifico del CART), per dare anche corpo a quell’idea costitutiva del Centro come luogo didattico esclusivo di promozione conoscitiva dell’arte contemporanea, che intende operare anche in sinergia e in collaborazione con specifiche raccolte d’arte, Musei e Pinacoteche Civiche (nel caso specifico con il Mart di Rovereto) in qualità di organo di rimando verso le stesse, per dare una ragione utile ed un senso spendibile alla struttura senza la pretesa di sostituirsi ad istituzioni ben più importanti e storicizzate.
A questo proposito la scelta delle opere di Depero, contribuiscono a sollecitare uno stimolo per l’interesse sulla raccolta presente nella rinnovata Casa Depero a Rovereto.
Questo, secondo il prof. Stefano Tonti (responsabile scientifico del CART), per dare anche corpo a quell’idea costitutiva del Centro come luogo didattico esclusivo di promozione conoscitiva dell’arte contemporanea, che intende operare anche in sinergia e in collaborazione con specifiche raccolte d’arte, Musei e Pinacoteche Civiche (nel caso specifico con il Mart di Rovereto) in qualità di organo di rimando verso le stesse, per dare una ragione utile ed un senso spendibile alla struttura senza la pretesa di sostituirsi ad istituzioni ben più importanti e storicizzate.
In ordine a questa più generale prerogativa pedagogica del Centro, il giorno dell’inaugurazione, è inserita la presentazione del libro Il paradosso del Collalto, (immagini di Concetto Pozzati) di Marco Dallari, noto pedagogista e autore di saggi sull’argomento, che nel passato ha anche trattato la lettura didattica dell’opera "I Giocolieri" di Fortunato Depero.
La mostra FUTURDEPERO è corredata dal Video Riapertura di "Casa d'Arte Futurista Depero" (MartRovereto, 14 gennaio 2009) con interviste a Gabriella Belli, direttore del Mart, e all'architetto Renato Rizzi, che ha firmato il progetto di restauro.
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